Te lo do io lo zucchero

Ho
conosciuto la Stevia grazie all’intramontabile potere del passaparola. Un amico
l’aveva usata e me ne aveva parlato tessendomene le lodi. Il tutto era
inquadrato all’interno di una scelta di vita igienista e dunque “dovevo” avere
le piantine per uscire dal chimico e dallo zucchero.

Successivamente ho raccolto
una serie d’informazioni sulla piantina venendo a conoscenza della difficoltà di
approvvigionamento e d’acquisto. Ho prima comprato dei semi (su e-bay, 5 euro!),
ma l’esperienza è stata più che negativa: se i semi non sono freschissimi
(devono avere una puntina nera), non si avranno piante ed inoltre la Stevia ha
un serio problema di bassa germinatività; sembra, tuttavia, che una volta
stabilizzata su terreno (è semiperenne), sia più facile farla riprodurre.

Una foto della nostra piantina di SteviaAl
momento conosco solo tre vivai che la vendono, io l’ho acquistata dal “
LAVANDETO
DI ASSI
SI “(4 € a pianta più spese di trasporto: sig. Gino, molto gentile e cordiale mi ha anche spiegato che il principio attivo si può
distillare. Se qualcuno sa come mi contatti, please!!!!), poi ch’è anche
l’azienda GLI AROMI (‘info@capperoibleo.it’: In ogni confezione entrano 8 vasi,
Il costo della stevia e delle aromatiche in generale e’ di € 5,00. Al costo
delle piante si devono aggiungere € 5,00 di imballaggio ed € 15,00 di
spedizione); infine il
VIVAIO GOTTERO (nel torinense, il costo è di € 10.00 a
pianta:  ‘info@vivaigottero.com’ ).

Ecco
qui un riassunto efficace e documentato
sulla storia e le proprietà
della “magica” piantina:

La
Stevia rebaudiana Bertoni è una pianta erbacea arbustiva perenne, di piccole
dimensioni, della famiglia dei crisantemi, nativa delle montagne fra Paraguay e Brasile. La stevia
rebaudiana è una pianta annuale, non molto resistente al gelo, coltivata
solitamente come semi-perenne. Arriva ad un’altezza di circa mezzo metro, ha fiori
ermafroditi, impollinati dagli insetti. Ha foglie
ovate, opposte. […]
 

La Stevia è conosciuta da molti popoli, oltre che
per il suo potere dolcificante, anche per le proprietà medicinali ed è usata dai
popoli indigeni del sud America per le sue doti curative. Viene usata come
dolcificante, in quanto sarebbe molto più dolce del comune saccarosio. I principi
attivi sono lo stevioside, e il rebaudioside A. Il suo
uso nei prodotti alimentari è vietato in Europa e USA   in quanto alcuni
suoi componenti come lo steviolo e lo
stevioside sono noti da tempo come cancerogeni. Nel
documento riportato, la FDA ne ammette l’uso
come integratore dietetico, ma non come ingrediente o additivo alimentare. I
suoi sostenitori, alcuni dei quali arrivano a sostenere l’esistenza di un complotto delle
compagnie dei dolcificanti, pur ammettendo che la stevia contiene sostanze di
per sé cancerogene, ritengono che essa non sembri avere controindicazioni,
diversamente dal saccarosio raffinato, che aumenta la glicemia e favorisce il
diabete, e dai
dolcificanti ipocalorici contenenti aspartame, ritenuti
tossici da diversi studi. In vivavio erano acquistabili piantine di stevia fino
al 2000, anno in cui fu
bandita dalla UE. Esaminando i dati disponibili dai Paesi che ne fanno uso anche
come infuso, la FAO e l’OMS hanno stabilito una
dose massima giornaliera di 2 mg/kg peso corporeo di steviolo. Questo limite,
nello studio della FAO, ha un fattore di sicurezza 200, ossia è 200 volte
inferiore alle quantità assimilate senza rischi dai soggetti di
studio.

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